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sabato 27 novembre 2010

Giornata nazionale della colletta alimentare

Oggi 27 novembre è la giornata nazionale della colletta alimentare. In tutti i supermercati potrete acquistare dei beni di prima necessità che, attraverso gli enti caritatevoli, verranno distribuiti ai poveri. Un gesto d'amore e di solidarietà per chi non ha la possibilità di fare neppure la spesa. E' questo il messaggio che risuona oggi, in tutti i supermarcati italiani. I volontari, presenti nei punti vendita, vi daranno tutte le informazioni sull'iniziativa e vi consegneranno una busta gialla dove riposare i prodotti acquistati. I prodotti sono beni di consumo a lunga conservazione, come cibi in scatola, tonno, legumi, pelati, omogeneizzati e altri prodotti per l'infanzia. Non ignoriamo, ma cerchiamo di dare risonanza a un'iniziativa importante. Se ognuno di noi acquistasse qualcosa, daremmo la possibilità a tantissime persone di poter avere almeno un pasto al giorno.
Buon aquisto a tutti!

venerdì 26 novembre 2010

A roma piove, ma in casa Galluzzo un buon caffè non manca mai ;-)

Nonostante, aprendo gli occhi, vedi solo nuvole e tanto nero... spera comunque che sarà una buonissima giornata. Dai, prendiamoci un caffè rigenerante e iniziamo questa grigia mattinata.
Buona giornata amici!

giovedì 25 novembre 2010

Unicef ha bisogno di te. Il colore non fa la differenza.

Mettiamoci all’opera. Anche i bambini africani hanno il diritto di andare a scuola e ricevere l’istruzione necessaria, per crescere e vivere in modo dignitoso.
Unicef è promotrice del progetto “Scuole per l’Africa”, avviato già nel 2005. Insieme alla fondazione Mandela si è stabilito l’obiettivo, nella seconda fase del progetto ed entro il 2013, di donare a 8 milioni di bambini in ben 11 paesi africani, l’opportunità di frequentare un corso scolastico. Le statistiche ci dicono che attualmente un bambino africano su tre non va a scuola. Sappiamo anche che in quei luoghi la vita è sofferenza, malnutrizione, si è soggetti a continue malattie, si muore presto. Ma se qualcosa noi la possiamo fare, allora mettiamoci all’opera.
Unicef ricerca “Imprese Amiche” che siano disposte ad aiutare e sostenere il progetto, che lottino per i diritti dei bambini, affinché le loro condizioni possano migliorare.

Natale è vicino e tutti aspettiamo di scartare un regalo sotto l’albero. Regaliamo un mondo diverso a questi bambini, regaliamo loro un sorriso, la gioia di studiare e conoscere.
Loro hanno bisogno di noi e noi, possiamo fare molto.
Per informazioni specifiche e dettagliate sul programma visita il sito Unicef  www.unicef.it ,(il programma è visionabile sotto la voce aziende), o invia una mail all’indirizzo impresaamica@unicef.it .



martedì 23 novembre 2010

Roma. Opportunità di stage per gli studenti. Incontro con la nota azienda Unilever


Un importante incontro formativo tra gli studenti romani e Unilever è stato fissato per venerdì 26 novembre.
Due  famiglie olandesi, Jurgens e Van de Berch, sono proprietarie di aziende di produzione a conduzione familiare ed esportano i loro prodotti (saponi e margarine) nel Regno Unito. Unilever, un gruppo multinazionale anglo-olandese, sboccia dalla fusione di queste due aziende, nel 1930, che con il passare del tempo hanno assunto denominazioni differenti: la Lever Brothers e la Margarien Unie. È un’azienda che nasce in un contesto difficile, a cavallo tra la grande depressione del 1929 e l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Tutto deve essere rivisto. Si cominciano a ridurre gli stabilimenti e il numero dei brand. Tuttavia, nonostante le condizioni sfavorevoli, Unilever manifesta la sua grande tenacia attraverso una espansione in continua crescita, grazie alle innovazioni di prodotto inserite in mercati già avviati e all’acquisizione di aziende che verranno inserite nei mercati emergenti dei surgelati e dei cibi pronti.
È un’azienda che da sempre ha come obiettivo principale il consumatore, la soddisfazione dei suoi bisogni, in maniera unica ed efficace. È presente in tutto il mondo con 170 sedi e il suo successo è dovuto ad un impegno, rigoroso e costante, di produttività e alla volontà e capacità di rinnovarsi, rispondendo alle nuove dinamiche di mercato, ma anche sociali. Unilever, con i suoi prodotti per l’alimentazione, l’igiene e la cura della persona è vicina al suo consumatore, lo accompagna in ogni suo gesto quotidiano e pratica per lui e per l’umanità una politica sostenibile, che garantisca un futuro migliore.
È la sostenibilità che oggi fa sicuramente la differenza. Rispetto dell’ambiente vuol dire necessariamente rispetto di ciò che ci circonda e di tutto ciò che vi è immerso dentro. Produrre valore ed innovarsi, per prodotti di qualità che rispettino nuove norme e che ci permettano di vivere in un mondo più verde e meno inquinato.
Oggi Unilever si presenta così. Tanta voglia di crescere, evolversi ed innovarsi. Anche grazie ai nuovi talenti che riesce a rintracciare nei mercati più disparati. Anche l’università può essere un nuovo mercato, ricco e fertile. Ed è proprio per questo motivo che vuole incontrare gli studenti, per offrire opportunità di stage ai più promettenti e desiderosi di mettersi in gioco, abili a destreggiarsi in un contesto complesso e critico come quello in cui viviamo oggi.
Le figure ricercate sono quelle di neolaureati, con titolo specialistico. Sarà caratteristica preferenziale la conoscenza della lingua inglese, date le origini dell’azienda e la sua attività a livello mondiale.
L’incontro si terrà presso la sala presentazione Soul, (Sistema Orientamento Università Lavoro, che si occupa di rendere servizi agli studenti e metterli in contatto con le realtà aziendali, offrendo possibilità di stage e tirocini), in  via Cesare de Lollis 22, venerdì 26 novembre dalle 11 alle 13.
L’ingresso è  gratuito, ma con un numero di posti limitato. Ci sarà la possibilità di lasciare il proprio curriculum. Se sei interessato e vuoi accreditarti invia una mail con i tuoi dati a aziende@jobsoul.it .



lunedì 15 novembre 2010

Il bello di vivere a Roma..

Quando uno studente si trasferisce a Roma gioisce. Roma caput mundi, Roma bellissima, non c'è che dire.
Passano i giorni e cominci ad entrare nell'ottica della città: ritmi frenetici, smog, traffico e chi più ne ha più ne metta. Ci sta. I problemi iniziano quando cominciamo a percepire che la nostra permanenza sarà sempre più condizionata da un sistema di trasporto, come dire, non molto efficiente. Per carità, non che i mezzi non siano puliti ed accoglienti (e qui, sfido chiunque a dire il contrario), non che devi star con la paura che ti derubino, non che non siano puntuali, ma almeno non metteteci nelle condizioni di dover arrivare a casa dopo tre ore di viaggio, viaggio della speranza veramente. Anche sotto la pioggia vedi masse di gente che corrono da una parte all'altra per riuscire ad avere uno spazio negli autobus che sostituiscono i tram, attraversare la strada con il rosso per prendere l'unico autobus utile dopo tre ore di attesa, e che, ovviamente sarà cosi pieno da non riuscire neppure a distinguere le teste dei poveri passeggeri. Se questo non è un problema, allora sono io che sono abituata troppo all'ordine e alla tranquillità di poter scegliere se camminare a piedi o meno. Purtroppo a Roma non c'è scelta, per gli studenti, o almeno per i fuori sede. Certo c'è chi ha la fortuna di avere la macchina, ma la maggior parte è costretta a questo tram tram, giusto per restare in tema, ogni giorno. E credo che non sia una difficoltà di poco conto.
Dopo un pomeriggio pieno di lezioni e dopo mille cambi logistici, finalmente sono riuscita ad arrivare a casa anch'io. A Roma si sa a che ora si esce, ma non a che ora si torna. Direi che non è male.

Il buongiorno si vede dal mattino



domenica 14 novembre 2010

Marketing, che passione

Spesso si prende un sentiero e poi si decide di cambiare direzione.
La mia passione per il marketing nasce perchè tutto ciò che mi circondava ruotava attorno a un perno trasversale al quale non riuscivo a dare un perchè. Essere un'autodidatta mi ha portato ad intraprendere una specializzazione abbastanza diversa rispetto alla mia precedente laurea.
E parlare di marketing dal mio punto di vista è un grande tragaurdo. Interessata alle nuove tecnologie e a tutto ciò che ne deriva, questo blog mi aiuterà a crescere e migliorare, culturalmente, professionalmente, socialmente.
Leggevo in questi giorni un volume di una importante rivista inglese e notavo come le frontiere del marketing siano ogni giorno diverse e prendano in esame ogni settore possibile ed immaginabile. Non riesco ad essere così pessimista come lo sono tutti. Un futuro nero e vuoto, ma se uno vuole il futuro se lo crea da sé. UTOPICA direi e direste. L'obiettivo qual è. Focalizzare l'attenzione su noi stessi, noi che siamo dei consumatori di beni e servizi e non di semplici merci. La differenza sta nel valore intrinseco, ma non solo. Quello a cui stiamo assistendo oggi è la trasmigrazione di valori. Un semplice piatto di pasta (merce) ora diviene un momento felice di vita (bene di marca). Il valore glielo diamo noi, il successo dei prodotti e delle aziende dipende dalle risposte che il consumatore rende, dal senso che percepisce e quindi dalla capacità dei grandi gruppi di essere dei curatori dei bisogni e delle esigenze del singolo utente. L'uomo al centro di tutto, mi piace soffermarmi su questo punto. Tutto nasce e sviluppa con l'uomo. Non più il brand come elemento centrale, ma l'uomo che attraverso il brand parla di sé e vuole che ai parli di sé. Si sono rovesciate le dinamiche di mercato, il valore umano si sostituisce, anche se non in toto, al valore economico. A difesa di questa posizione è l'importanza che viene ormai assegnata nei bilanci aziendali agli elementi intangibili. Il brand e la brand equity per creare ricchezza capitale. Non si può più ignorare che il vecchio management deve essere assolutamente rivisitato e arricchito.

Un buon inizio

L'importante è iniziare. Decidere di intraprendere una strada. Le scelte fanno parte della nostra vita e senza di esse sarebbe tutto un fluido corso senza ostacoli. Cosa ci sarebbe di bello?
Lottare, vincere una battaglia e poi la guerra, questo dovrebbe essere lo slogan della nostra vita. Potreste dirmi : facile parlare. Non è così perchè ci vuol coraggio anche in quello. Le mie premesse sono queste: non ho paura di esprimere la mia opinione, scomoda o vantaggiosa che sia. Credo che si vada avanti alzando la bandiera dei propri Io, dei propri pensieri. Se avrò da ridire, ridirò. Se avrò da criticare, criticherò. Se avrò da condividere, condividerò. Ma mai mi adeguerò alla volontà degli altri di plasmare essere uguali e omogenei. Siamo nati per essere diversi. Io la penso così.
Sono abituata a parlare ed ascoltare, a capire e riflettere. Ad accettare le sconfitte e chiedere scusa. Insomma ad essere me stessa.
Il mio vuol essere un impegno per me stessa, condividere il mio sapere e la mia disponibilità nel creare avalore aggiunto in una società povera e vuota, ma forse questo è solo un mio punto di vista.
Ognuno di noi ha valore in questo mondo, è questo che vorrei gridare per tutta la mia vita.